"Il canto è il suono dell'anima" (Socrate)

C’è un’antica e dimenticata medicina che i dottori dovrebbero prescrivere ai pazienti quando compilano la ricetta: cantare due volte al giorno, magari dopo i pasti. Il canto ha proprietà terapeutiche straordinarie, non solo perché, come scriveva De Cervantes, spaventa le malattie e le fa fuggire (soprattutto quando non si è maria callas), ma anche in quanto contribuisce ad aumentare l’autostima, il benessere e la felicità.
In molte società primitive - come quelle del Nord America, della Siberia o della Mongolia - il canto armonico era usato nelle pratiche di guarigione: cantare insieme era il più significativo momento di aggregazione sociale. Cantare con altre persone aiuta gli individui a connettersi fra di loro e con l’ambiente. Basta pensare ai cori negli stadi di football: servono ad avvicinare la gente e a sostenerla nei progetti. Molte persone ritengono di essere stonate o incapaci di collegare fra di loro due note, ma tutti gli insegnanti assicurano che si tratta di un semplice blocco psicologico che può essere facilmente rimosso. Vi segnalo questo sito che è un periodico on line di medicina...dategli una letta

http://www.clicmedicina.it/pagine%20n%2021/cantare.htm

baci e cantate cantate cantate

ma qual cantat',... prima nu begli' picchier d' vin come quir che se bvev na vote nu poco doce e tant n'nacdit e po na bella cantat.